NELLA VITA CI VUOLE UN GRANDE... GLUTEO

Titolo dell'articolo è ironico ma il significato è assolutamente serio.

Il grande gluteo è il muscolo principale nella parte posteriore del bacino la sua funzione è quella di estendere l'anca e ruotare esternamente il femore.

un tempo di attivazione errato o una debolezza muscolore del grande Gluteo può produrre sintomi quali lombalgia, lombosciatalgia, dolore alle ginocchia dolore o infiammazione del piede.

Presso lo studio FORM i pazienti vengono sottoposti a un test semplicissimo per verificare la qualità e il timing di attivazione del muscolo grande gluteo.

In caso di test positivo quindi in presenza di una scarsa o mancata partecipazione del gluteo all'estensione dell'anca porta abbiamo un indizio importante della causa che potrebbe causare SOVRACCARICO a livello della muscolatura dei FLESSORI del ginocchio che in atleti professionisti può portare a infortuni più frequenti a carico di quel distretto muscolare, a LOMBALGIE dovuti dalla trazione che esercitano i flessori di ginocchio sul bacino oppure a problematiche di sovraccarico a livello del comparto posteriore del GINOCCHIO.

Così come, specialmente nelle donne dov'è è la conformazione del bacino è differente rispetto all'uomo in quanto si è evoluto per contenere lo sviluppo di una nuova vita e quindi risulta più largo, se viene a mancare la componente di extrarotazione del femore data dall'azione del grande gluteo si verifica la tendenza a sviluppare problematiche a livello delle ginocchia con la tendenza a sviluppare un eccessivo VALGISMO delle stesse che poi spesso si ripercuote a livello dei PIEDI accentuando problematiche di PRONAZIONE che sviluppano FASCITE PLANTARI e SPINE CALCANEARI.

In conclusione il grande gluteo è un muscolo fondamentale per una corretta postura di conseguenza un suo scarso tono muscolare o un timing di attivazione non corretto può essere causa diretta di dolori anche a distanza.

MAL DI SCHIENA O LOMBALGIA?

Mal di schiena o Lombalgia sono sinonimi, tutti li abbiamo sentiti nominare una volta nella vita e tutti almeno una volta lo abbiamo sperimentato sulla nostra schiena (la maggior parte di noi solo in modo passeggero, ma qualcuno in maniera più problematica).

Ma sono tutti uguali?

La lombalgia è un termine abbastanza generico che significa letteralmente “algia” (dolore) della zona “lombare”, e che ci dice poco sul perché di questo dolore.

Può comprendere infatti Patologie come Ernia del Disco, Protrusione del Disco, Bulging, Spondilolisi, Spondilolistesi, Artrosi delle faccette articolari, Radicolopatia del Nervo Sciatico o del Nervo Femorale ecc..

… ma molto spesso la Lombalgia o Mal di Schiena può essere “primaria” o “aspecifica”, cioè manifestare dolore in assenza delle patologie sopra elencate.   In questi casi solitamente il dolore è causato da una cosiddetta “disfunzione vertebrale”, cioè una alterazione del posizionamento e della mobilità di una o più vertebre che possiamo trovare ipermobili (movimento non controllato o eccessivo) o ipomobili (bloccate).   Questa condizione dolorosa può a sua volta causare delle contratture muscolari, anch’esse molto fastidiose.

La Letteratura Scientifica oggi ci dice che, sia nei casi di Lombalgia Aspecifica, sia in presenza di Patologie della colonna vertebrale in forma non gravissima, la terapia migliore è quella conservativa (non chirurgica).   Questa può spaziare da trattamenti manipolativi di sblocco, massaggio, tecarterapia o laserterapia, ginnastica antalgica, rieducazione posturale, pilates fisioterapico, ecc. fino alla ripresa delle normali attività della vita quotidiana o dell’attività lavorativa/sportiva.

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CAPSULITE ADESIVA o SINDROME DELLA SPALLA CONGELATA

La Capsulite Adesiva (o Frozen Shoulder) è una patologia della spalla caratterizzata da dolore importante nella zona della spalla e del braccio (raramente al di sotto del gomito) e da perdita progressiva dell'ampiezza di movimento.

Le cause della Spalla Congelata possono essere traumi/esiti di interventi chirurgici ma molto spesso la sua causa è cosiddetta "primaria" cioè sconosciuta. Colpisce all'incirca il 2 - 5% della popolazione, con una leggera prevalenza nelle donne, e principalmente nella fascia di età 40-65 anni.

Sappiamo che è una patologia a base infiammatoria, che colpisce la "capsula articolare", che è l'insieme di legamenti e tessuto connettivo fibroso che mantiene l'omero attaccato alla scapola.

Decorso clinico

La Capsulite Adesiva è caratterizzata da un lungo decorso clinico che ha una durata media di 30,1 mesi (in un range da 12 a 42 mesi); possono inoltre residuare disturbi e deficit a distanza di anni, a volte anche permanenti. Diversi autori sostengono che la Frozen Shoulder si sviluppi in tre fasi:

Diagnosi

La diagnosi viene fatta clinicamente da parte del medico (ortopedico) che potrà avvalersi o meno di esami strumentali come ad esempio ecografia muscolo-scheletrica o risonanza magnetica.

Sarà sempre il medico a stabilire se c'è indicazione per trattamento chirurgico o se si tratterà con approccio conservativo.

Trattamento Fisioterapico

Il trattamento fisioterapico avviene solitamente nella seconda fase. Nella prima fase di congelamento generalmente la terapia è principalmente farmacologica e volta a ridurre l'infiammazione. Una volta che la fase infiammatoria si è risolta si inizia la fisioterapia che verterà sul trattamento dei tessuti muscolari e legamentosi rigidi (massaggio), nel ripristino della mobilità attraverso delle mobilizzazioni passive o assistite della spalla e all'impostazione di esercizi terapeutici da eseguire quotidianamente a casa.

L'IMPORTANZA DELL'APPOGGIO DEL PIEDE

Il solo piede è formato da 26 piccole ossa, che si articolano fra di loro per far compiere al piede e alla caviglia i movimenti che conosciamo.

Nella cura dei problemi degli arti inferiori il Piede gioca un ruolo primario in quanto molti problemi che si manifestano più in alto, fino ad arrivare alla colonna vertebrale, partono proprio da quello che è l’appoggio del piede

Per correttezza parleremo di piede piatto o cavo quando ci riferiamo all’altezza dell’arco plantare sul bordo interno(figure in alto), mentre diremo pronato o (più raramente) supinato quando ci riferiremo alla posizione del calcagno e del retropiede (qui a lato in rosso, visto da dietro).

Generalmente il piede piatto è spesso associato a retropiede pronato, ma le 2 condizioni non si presentano sempre insieme ed è bene capire la differenza per impostare un percorso riabilitativo corretto, qualora questo dismorfismo sia correlato a delle problematiche dell’arto inferiore.

In effetti statisticamente la problematica più frequente di questo sistema è il cosiddetto “piede piatto-pronato”, con varie gradazioni delle due componenti.

E’ abbastanza ragionevole se pensiamo che, evolutivamente, il complesso piede-caviglia ha sempre avuto la funzione di adattamento al terreno, specialmente se si cammina a piedi nudi su terreni irregolari; la vita moderna ci ha portati a camminare su superfici sempre più dure e regolari e l’utilizzo delle calzature ha ulteriormente inibito le potenzialità di questo complicato strumento, portando ad un indebolimento dei muscoli della pianta del piede che in molti casi non supportano adeguatamente l’arcata plantare con conseguente piattismo e caduta in pronazione del piede.

Le patologie associate a questo dismorfismo possono essere:

- dolore al ginocchio (iperpressione femoro-rotulea, runner’s knee)

- dolore al tendine d’achille (tendinopatia)

- dolore al calcagno e alla pianta del piede (spina calcaneare e fascite plantare)

- dolore e deformità delle dita del piede (alluce valgo, metatarsalgia, neuroma di morton, “caduta” del metatarso, dita a martello, deviazione laterale delle dita)

E’ per questo motivo che come fisioterapista mi sono specializzato in questa area a volte poco considerata o mal gestita.

Vuoi saperne di più? Presso gli studi dove lavoro offro consulenze approfondite sul tema, al fine di identificare le problematiche e le soluzioni personalizzate per ognuno.

Nel frattempo prova a fare alcuni semplici test per valutare la funzionalità del piede e dell’arto inferiore…

TEST

- Small Knee Bend (video)

- Flessibilità della caviglia (WALL TEST)

- Fascia plantare tesa (video)