Si può parlare di dolore CRONICO quando questo è presente da più di 4-6 mesi, indipendentemente dall'area del corpo dolente. Quando il dolore è presente per così tanto tempo tende a cronicizzare, cioè a diventare sempre più resistente alle terapie.
Perché è così difficile farlo passare una volta che si è cronicizzato?
Questo succede perché alla lunga il cervello si "abitua" allo stimolo doloroso e in un certo senso inizia ad aspettarselo in ogni movimento, a prescindere dallo stato di guarigione del distretto corporeo. Alla lunga le aree del cervello relative alla sensazione di dolore si espandono e si iper-eccitano al minimo stimolo. Ed è per questo motivo che spesso i trattamenti classici falliscono.
Nella mia attività di fisioterapista mi sono imbattuto spesso in casi complessi di dolori cronici, sono solitamente di difficile interpretazione, i pazienti magari hanno già girato molti specialisti e fatto moltissimi esami strumentali pur senza arrivare ad una diagnosi certa nei quali spessissimo la componente cognitiva gioca un ruolo fondamentale.
Allora come si interviene su questo tipo di dolore?
L’intervento fisioterapico sul sistema cognitivo ha una grande validità se siamo in presenza di problematiche croniche in quanto moltissime ricerche di Neurofisiologia e Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia (PNEI), stanno dimostrando scientificamente la correlazione che c’è tra corpo (soma) e mente (psiche). Da qui il concetto di Psico-Somatica.
In fisioterapia la ricerca scientifica sui meccanismi del dolore, a livello cerebrale, sta evidenziando che la percezione del dolore cronico e la sua intensità dipendono molto dagli aspetti cognitivi, psichici ed emotivi della persona. Un corretto stile di vita, attività fisica (meglio se all'aperto), la qualità del sonno, l'alimentazione ecc.. sono i migliori farmaci in questo senso.
Per questo motivo nel mio lavoro cerco di integrare questi aspetti, ad esempio ponendo l’attenzione sulla situazione globale della persona e sulla Gestione dello Stress.
COLONNA VERTEBRALE
La Colonna Vertebrale è la struttura che sorregge il tronco, coi suoi muscoli ma anche organi e visceri contenuti nell’addome e nel torace.
É anche la struttura che protegge il midollo spinale, che passa al suo interno, dal quale si diramano tutti i nervi che trasmettono impulsi e informazioni dal cervello al resto del corpo e viceversa.
È formata da segmenti detti Vertebre che articolandosi l’un l’altra permettono alla schiena e al collo di muoversi come sappiamo.
Nel corpo umano ce ne sono circa 33-34 e a seconda della regione in cui si trovano cambiano leggermente di forma, e pertanto la colonna viene suddivisa in quattro porzioni con relative Vertebre:
7 Vertebre Cervicali
12 Vertebre Dorsali (con relativa coppia di costole che formano la gabbia toracica)
5 Vertebre Lombari
5 Vertebre Sacrali (fuse insieme a formare l’osso sacro)
4 Vertebre Coccigee (fuse insieme a formare il coccige)
Ogni vertebra si articola con quella superiore e quella inferiore per mezzo di un disco fibrocartilagineo nella parte anteriore e di due piccole articolazioni nella parte posteriore; queste strutture a causa del carico copressivo e di eccessive frizioni possono divenire fonte di problematiche anche piuttosto invalidanti, come abbiamo sperimentato quasi tutti almeno una volta nella vita!
L’articolazione fra cranio (osso temporale) e mandibola è quella che ci permette di aprire e chiudere la bocca, e come tutte le altre articolazioni può andare incontro a disfunzioni che possono dare dolore, scroscio o click durante la masticazione e addirittura problemi posturali che vanno a scaricarsi sulla zona cervicale o anche più in basso. Il fisioterapista, da solo o in collaborazione con l’odontoiatra, può valutare e, laddove possibile, intervenire sul problema in maniera conservativa (cioè non chirurgica!) attraverso trattamenti manuali es esercizi di correzione
Mal di Testa di origine Cervicale
Se escludiamo la famiglia delle emicranee, che sono di pertinenza del neurologo, la fisioterapia è efficace su 2 tipi di mal di testa ben riconoscibili che sono il mal di testa “cervicogenico” e quello “miotensivo”. Il primo è causato da una disfunzione delle prime 2 vertebre cervicali e del Grande Nervo di Arnold (vedi figura 1) e si tratta principalmente lavorando sui blocchi vertebrali e sul controllo della postura che li causa.
Il miotensivo, come ci suggerisce la parola stessa, è originato da tensioni muscolari della zona del collo e delle spalle, che irradiano dolore in aree specifiche del cranio (figura 2); questo tipo di mal di testa può essere trattato efficacemente con massaggi, trazioni e controllo della postura che causa queste tensioni.